venerdì 29 novembre 2013

INIZIO anno 2013-2014

Il nuovo laboratorio ha avuto inizio con 6 attori, alcuni del percorso del Cyrano de Bergerac, e altri nuovi. Stiamo ancora cercando qualcuno che voglia inserirsi per lo spettacolo di quest'anno, che sarà un riadattamento di "non si uccidono così anche i cavalli?" di Horace McCoy.

per il momento il laboratorio è formato da

Diana
Elena
Fabrizio
Federica
Francesco
Irene

con la conduzione di Gabriele.

questo, l'incipit del "regolamento" della Maratona di Ballo.

"Allora ragazzi avete tutti il modulo, riempitelo e firmatelo, però leggetelo prima. Gamba rotta, l'aggiustiamo. Mal di testa, aspirina gratis. Calamità naturali, la direzione non ne risponde. Incendi, furti e polmoniti doppie prendetevela con qualcun altro. Quindi leggete e firmate.

Adesso per i novellini. Si va avanti 24 ore su 24 sempre di seguito, ma con dieci minuti di pausa ogni due ore.

questo è il segnale d'avvertimento. Se la vostra compagna si ferma avete esattamente 30 secondi per rimetterla in moto. Niente scuse, niente spiegazioni. 30 secondi. Passati quelli...è la fine. Fuori. Chiaro? Noi cerchiamo di essere giusti per quanto lo permette la natura umana, perciò quando un giudice decide, è fatta, non c'è appello. Se il vostro compagno è squalificato, potete continuare da soli per 24 ore. Se riuscite ad accoppiarvi con un altro rimasto solo, bene. Altrimenti è finita. Fuori.

4 pasti normali e 3 spuntini tutti i giorni. 
Fra un paio d'ore apriremo le porte della fama e della fortuna".

a presto.


giovedì 17 ottobre 2013








Il bellisimo laboratorio Zafferano 2012-2013 con il suo Cyrano De Bergerac. il 23 novembre una nuova e ultima (?) replica a Ronciglione - VT

lunedì 18 marzo 2013

motivazioni base del personaggio CYRANO

Ecco le frasi "caratteristiche" scelte da ciascun Cyrano/attore per la propria motivazione del Cyrano durante la lezione del 5 marzo 2013


- VENITE PURE AVANTI - Marco

- GODETEVI IL SUCCESSO, GODETE FINCHE' DURA, CHE IL PUBBLICO E' AMMAESTRATO E NON VI FA PAURA - Paolo

- E AL FIN DELLA LICENZA, IO NON PERDONO E TOCCO - Filippo

- AVETE SPESSO FATTO DEL QUALUNQUISMO UN ARTE - Alberto

- NON ME NE FREGA NIENTE SE ANCH' IO SONO SBAGLIATO, SPIACERE È IL MIO PIACERE, IO AMO ESSERE ODIATO - Fabrizio

- LE PARLERO' COI VERSI, LE PARLERO' COI VERSI - Federica

- LE VERITÀ CERCATE PER TERRA, DA MAIALI, TENETEVI LE GHIANDE, LASCIATEMI LE ALI - Stefano

- LE VERITÀ CERCATE PER TERRA, DA MAIALI, TENETEVI LE GHIANDE, LASCIATEMI LE ALI - Irene

- MA IN QUESTA VITA OGGI NON TROVO PIÙ LA STRADA. NON VOGLIO RASSEGNARMI AD ESSERE CATTIVO - Diana


ecco la musica per il ritmo MASSIMO trovato per il personaggio di CYRANO:



ed ecco la musica per il ritmo MINIMO trovato per il personaggio di CYRANO:



ora inizieremo a cercare la VOCE del nostro bel personaggio...e poi...la maschera!

martedì 5 marzo 2013


Musica del training sui contrari e sulle motivazioni!
Ciao a tutti.
Di seguito alcune informazioni e appunti utili al laboratorio.

INFO CALENDARIO

- richiesta spostamento lezione SOLO per martedì 19 a giovedì 21. SI o NO?
- Proposta di lezione aperta per il 16 o 23 APRILE !!
- presenze per andate in scena ultimo week end di giugno, primo e secondo week end di luglio
Marzo : costruzione personaggi
Aprile : ripasso e costruzione dello spettacolo con parti aggiunte del copione
Maggio : chiusura copione e uso scenografia
Giugno : filaggio spettacolo, costumi, scenografia.
Fine giugno e inizio luglio, SI VA IN SCENA!!!!!!!

CALENDARIO MARZO
le lezioni avranno tutte come obiettivo la costruzione dei personaggi.

5 marzo
formazione personaggio CYRANO con training comune, partendo da una frase a testa del proprio testo del Cyrano.
Ripasso “statue con gesto” dei personaggi dei CADETTI

12 marzo
formazione del SECONDO personaggio. Si parte da un training comune e poi si delineano singolarmente i dettagli.

19 o 21 marzo
lavoro sui dialetti e sulla scena dei “Poeti Mangioni”

26 marzo
chiusura dell'idea del personaggio di Cyrano e studio dei suoi vari monologhi

APPUNTI sul Training personale delle “APERTURE E CHIUSURE” (Yin e Yang, caldo e freddo, elementi e emozioni
Nel training fatto ognuno ha percorso un sentiero personale legato ad alcune delle motivazioni che l'attore sceglie nell'atto del recitare e del mostrarsi. All'interno di una coreografia prestabilita e tecnica (movimenti da 0 a 6, da a terra fino ad arrivare in piedi), ognuno ha scelto come effettuare il movimento e ne ha cercato le motivazioni motorie e sensoriali. Cosa mi fa alzare? Cosa mi sposta? Cosa mi tiene in piedi?... Un'emozione? Una voglia? Un ricordo? Una scelta?
Ognuno personalmente ha trovato qualche cosa di personale nel gesto “pratico” dell'apertura e della chiusura.

Presenti : Ada, Federica, Irene, Diana, Marco, Paolo, Filippo
Assenti : Fabrizio, Debora, Stefano, Alberto

ADA
apertura (braccia rivolte verso l'alto come a sorreggere una grossa sfera con lo sterno proteso dietro di noi) >>> elemento ACQUA
chiusura (braccia rivolte verso il basso con ginocchia leggermente piegate e sterno piegato verso il pavimento) >>> emozione/ricordo RABBIA

FEDERICA
apertura >>> elemento FUOCO
chiusura >>> emozione/ricordo AMORE
IRENE
apertura >>> emozione/ricordo RABBA/FELICITA' col nome di “Aurora”
chiusura >>> elemento FUOCO

DIANA
apertura >>> elemento FUOCO
chiusura >>> emozione/ricordo PAURA/CORAGGIO col nome di “Si”

MARCO
apertura >>> emozione/ricordo GIOIA/RILASSAMENTO
chiusura >>> elemento ACQUA

FILIPPO
apertura >>> emozione/ricordo LIBERTA'
chiusura >>> elemento VENTO

APPROFONDIMENTI:
vi lascio con un pensieri di Eugenio Barba, fondatore del Terzo Teatro e del Teatro Antropologico.

"Non è l’esercizio in se stesso che conta - per esempio fare delle flessioni o dei salti mortali - ma la giustificazione data da ciascuno al proprio lavoro, una giustificazione che, anche se banale o difficile da spiegare [...], è fisiologicamente percettibile, evidente per l’osservatore".
Testo da "Aldilà delle isole galleggianti"

mercoledì 16 gennaio 2013

Salve a tutti.

Ieri all'incontro del Laboratorio Zafferano, si è consegnata la prima parte del copione, e già assegnati dei ruoli. Si è letta tutti insieme e spiegata l'idea registica/scenografica.

Date le assenze si è preferito non cominciare il montaggio delle scene, ma spiegare la dinamica base dell' INCALZO attoriale.

Nella nostra opera è necessario utilizzare la tecnica drammaturgica della DOMANDA per:
1- creare ritmo
2- creare credibilità
3- far vivere gli archetipi di 'coraggio' e 'determinazione' di Cyrano
4- 'proteggere' i nostri compagni (più la mia intenzione attoriale è precisa, più i miei compagni potranno rispondere e/o reagire in un'unica maniera protetta!)

Si è inoltre fatto un'esercizio sullo spostamento di punto di riferimento per il pubblico, per creare l'illusione di uno spostamento spaziale del pubblico stesso e non degli attori (come effettivamente è).



domenica 9 dicembre 2012

Incontro sulla creazione dei personaggi teatrali

Durante la serata si sono affrontati vari argomenti attraverso diversi giochi teatrali, tutti con lo scopo di cercare di realizzare e capire il "come affrontare la creazione di un personaggio". (argomento dei prossimi incontri).


Ritmo, Motore, Eco, Traduzione/Ispirazione

RITMO: (gioco da 1 a 10)
ogni attore ha un proprio ritmo così come ogni personaggio avrà un proprio ritmo. Attraverso il solo camminare, si può trovare qual'è il ritmo base del personaggio ovvero qual'è il suo andamento.
Trovata la velocità e il ritmo della camminata base (assolutamente arbitraria rispetto al personaggio creato), si attribuirà il numero 5 in una scala da 1 a 10, ipotizzando che il numero 1 sia il movimento minimo (di cui lo 0 è la stasi e l'immobilità) e il numero 10 il movimento alla velocità massima prima della corsa forsennata! Affidata la 'medietà' o 'normalità' al numero 5, si potrà decidere a seconda delle scene che il personaggio affronta, quali numeri indicare. (se in una scena di panico o felicità sia più giusto il 3 o il 7 lo si deciderà con l'aiuto del regista o di un compagno di lavoro).
RICAPITOLANDO: saper gestire le velocità da 1 a 10 a seconda del proprio personaggio in modo da avere un quadro chiaro sul suo RITMO.

MOTORE: (gioco della canna da pesca con l'amo)
Ogni personaggio ha un motore intenzionale differente dagli altri che gli deriva dalla proprio attitudine, obiettivo, voglia, natura, ecc... Il motore è quindi il punto del corpo dell'attore da cui parte il movimento. Si potrà scegliere autonomamente quale sia il punto motore del movimento. Si sa che per alcuni archetipi di personaggio i motori sono gli occhi (curiosità, brama, violenza), il pube/zona lombare (il desiderio carnale, l'esibizionismo/vanità, l'arroganza), spalle e collo (il sotterfugio, il potere, la ricchezza), il petto (la potenza, la presenza, la bellezza)...ecc...

ECO o SCIA: (gioco della ripetizione del gesto da parte di un compagno)
A secondo dell'ATTITUDINE che si ha quando si compie un gesto teatrale ovvero 'attoriale', si può avere un lascito o un'eredità di ciò che è stato fatto. Si è sperimentato che il gesto d'inizio e il gesto finale (come ad esempio in musica) sono due punti fondamentali: se l'agire iniziale non è chiaro non si prende attenzione dal pubblico, se quello finale non è altrettanto chiaro, si crea insoddisfazione e non si è credibili. Il ruolo del compagno (durante il gioco) è un ruolo 'specchio' perchè può far capire se il gesto iniziale è soddisfacente o no, credibile, autorevole, pulito, sporco, frettoloso, di maniera.
Si parla di 'eco' in quanto ogni nostra azione teatrale lascia una eredità che rimane sul palco o impressa nel pubblico che ci osserva (riducendo il discorso ai minimi termini è come sentire l'ultima nota di una sinfonia completamente stonata...ti farà uscire insoddisfatto dal teatro).

TRADUZIONE / ISPIRAZIONE: (gioco dell'imitiazione e cambiamento)
legata al concetto di "gesto psicologico" di M. Cechov (ancora da affrontare e da esplicare), si cerca negli altri una postura o una camminata che ci piace o ci convince e da quella si scartano le cose che non ci piacciono e si alimentano quelle che ci convincono, così da creare un personaggio completamente diverso da quello di ispirazione (in questo caso un nostro compagno di lavoro).
Da qui in seguito parleremo dell'esperienza del gesto psicologico di M. Cechov, di cui vi lascio un piccolo "diario" preso dal suo "esercizi per gli attori":


Molto prima di capire veramente cosa fosse il gesto psicologico, ho avuto tre esperienze, lì per lì apparentemente insignificanti, il cui completo significato fui in grado di afferrare solo molto più tardi.
Quando lavoravo sulla parte di Erik XIV di August Strindberg al Primo Studio del Teatro d’Arte di Mosca, facevo molte domande al mio regista, Vachtango, cercando di penetrare al cuore del personaggio e di afferrarlo tutto in una volta. Vachtangov lottò con se stesso per molto tempo, sforzandosi di trovare risposte soddisfacenti alle mie domande. Una sera alle prove scattò improvvisamente in piedi, esclamando: ”Questo è il tuo Erik. Guarda! 0ra sono all'interno di un cerchio magico e non posso attraversarlo!" Con tutto il suo corpo fece un movimento forte, dolorosamente appassionato, come se cercasse di rompere un muro davanti a sé o di perforare un cerchio magico. Il destino, la sofferenza senza fine, l'ostinazione e la debolezza di carattere di Erik XIV mi divennero chiari. Da quella sera fui in grado di recitare la parte con tutte le sue innumerevoli sfumature per tutti i quattro atti dell'opera.
Un'altra esperienza fu la seguente: durante una prova dell' Ispettore generale di NikolaiGogol Stanislavskij, che ne era il regista, dandomi suggerimenti per la parte di Chlestakov fece improvvisamente un movimento rapido come un fulmine con le braccia e le mani, come se le gettasse verso l'alto e allo stesso tempo fece vibrare le dita, i gomiti e anche le spalle. ”Questa è tutta la psicologia di Chlestakov", disse ridendo  (il suo gesto in effetti era comico). La mia anima rimase affascinata dall'azione di Stanislavskij e ancora una volta fui in grado di impostare tutta la parte, proprio come nel caso precedente senza difficoltà, dall'inizio alla fine. Ormai sapevo come si muoveva Chlestakov, come parlava, come si sentiva, cosa pensava, come e cosa desiderava, e cosi via.
La terza esperienza fu con Fedor Shaljapin. Una volta mi stava prendendo in giro, ponendomi domande sul metodo di Stanislavskij e contraddicendo tutto quello che dicevo (pur avendo allo stesso tempo un sincero interesse per il Sistema di Stanislavskij) . "Bene", disse, ”secondo il 'tuo’ metodo puoi fare miracoli in scena, non è vero? Puoi addirittura fare di un uomo grande e grosso come me una figura piccola e sottile. Non è così? E a questo punto fece un movimento con tutto il suo possente corpo e, con mia grande sorpresa, vidi davanti a me per un attimo un piccolo uomo sottile con un piccolo corpo esile.
Cosi, tre grandi maestri mi hanno mostrato senza volerlo tre fantastici gesti psicologici! Quello che questi maestri fecero in momenti di ispirazione noi attori contemporanei possiamo imparare a farlo, cosi da renderci capaci di usarlo come uno dei mezzi della nostra tecnica professionale. E può essere imparato da chiunque, anche dalla persona meno dotata di talento.